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La Vuelta: impresa di Caruso, Aru accusa quasi 3′ da Roglic

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La Puerto Lumbreras-Alto de Velefique ha dato i primi veri responsi su quella che sarà la Vuelta a España: la tappa regina che ha chiuso la prima settimana ha visto la vittoria in solitaria del ragusano Damiano Caruso autore di una vera e propria impresa con oltre 65 km di fuga, mentre Primoz Roglic ha dato un’ulteriore prova di forza con il solo Mas che ha resistito allo sloveno nella difficoltà finale. Esce invece di classifica Fabio Aru che ha lasciato le ruote dei migliori a circa 9 km dalla fine arrivando 16° nel grupetto con il russo Vlasov.

La fuga di giornata ha faticato a prendere piede con i due francesi della Groupama Le Gac e Molard che si sono avvantaggiati dopo quasi 100 km di corsa: i transalpini sono stati poi raggiunti da Damiano Caruso (Bahrain), Robert Stannard (Team BikeExchange), Romain Bardet (Team DSM), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) Rafal Majka (UAE), Lilian Calmejane (AG2R-Citroën Team), Angel Madrazo (Burgos-BH), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros RGA) e Martijn Tusveld (Team DSM). Il plotoncino di testa si è compattato nelle prime rampe del lunghissimo Alto Collado Venta Luisa (quasi 30 km), salvo poi rompersi dopo l’azione solitaria di Caruso: sulla stessa salita è stata la INEOS a scremare il gruppo principale, ridottosi a 30-40 corridori. Il siciliano ha tirato dritto fino al traguardo conquistando una straordinaria vittoria, mentre il plotone si è dato battaglia nell’Alto de Velefique dove il villacidrese ha perso  contatto ai -9 km dai primissimi. Mas e Roglic hanno staccato tutti gli avversari col passare dei metri, a cominciare da Egan Bernal tra quelli usciti con le ossa più rotte insieme a Mikel Landa, andato alla deriva sin dai primi metri dell’Alto de Velefique. Il sardo è giunto 16° sul traguardo con 3’48” di ritardo rispetto a Caruso e 2’43” rispetto a Roglic ,sempre più padrone della maglia roja anche se sono appena 28 i secondi di distacco da Mas: il Cavaliere dei Quattro Mori è ora quattordicesimo nella generale con 4’36” di ritardo dal primo in classifica e 3’15” dal terzo gradino del podio occupato da Lopez. Appena 41 invece i secondi di distacco dalla Top10.  “È stata una giornata dura e calda”– il commento di Aru ai social Qhubeka-Nexthash una volta tagliato il traguardo. Domani giornata di riposo poi martedì la Roquetas de Mar-Rincon de la Victoria di 189 km con il Puerto de Amachar (10,6 km al 5%) nel finale.

La Redazione

TAG:  Fabio Aru
 
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