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Latte Dolce, Giorico: “Pari regalato. Salvezza? Serve qualcosa in più”

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L’allenatore del Latte Dolce, Mauro Giorico, ha parlato a margine del match casalingo pareggiato 1-1 contro la Boreale nel 22° turno del girone G di Serie D. Queste le sue dichiarazioni.

Sulla gara

“Cosa mi lascia questa gara contro la Boreale? Poco per come si era messa la partita. Siamo andati in vantaggio, stavamo gestendo bene. È stata una partita maschia, con un arbitro che faceva correre tantissimo per cui i giocatori si sono dovuti subito abituare a quello che era il metro arbitrale e invece molti pretendevano qualche fallo che probabilmente c’era pure però si devono mettere in testa che uno si deve fermare quando l’arbitro fischia. Poi abbiamo regalato un gol in un modo brutto perché la palla sulla trequarti gliel’abbiamo regalata noi e non abbiamo chiuso sul tiro e l’attaccante avversario (Sablone n.d.r.) ci ha fatto gol. Questo gol, chiaramente, ci ha spezzato le gambe perché stavamo facendo abbastanza bene e invece molti hanno risentito di questo gol preso in questo modo ed è chiaro che poi la partita si complica. Dovevamo gestirla sicuramente meglio, la potevamo gestire abbassandoci e ripartendo in modo da poter far male alla squadra avversaria e invece non siamo stati bravi. Molti, però, devono capire che tutte le partite sono in questo modo: si usa l’aggressività per cercare di portare a casa almeno un punto così come ha fatto la Boreale”.

Sulla mentalità

“Cosa è successo alla squadra dal punto di vista mentale? Questo non lo so, altrimenti avrei subito posto rimedio però è chiaro che bisognerà parlare con i ragazzi. Certe cose non devono capitare. Se si vuole raggiungere l’obiettivo salvezza bisogna fare qualcosa in più: intanto non dobbiamo più regalare gol. Se sono bravi gli altri, magari com’è successo domenica scorsa, uno dice ‘hai subito un gol ma è stato bravo l’avversario’ ma non in questo modo. Non si possono prendere dei tiri da fuori area e su una palla nostra, la potevamo gestire come volevamo ma non come è stato fatto. Per cui bisogna che i ragazzi capiscano che è il momento di dare qualcosa in più, non abbattersi anche se prendiamo un gol stupido però è chiaro che la squadra mentalmente ha accusato il colpo”.

La Redazione

 
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