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Mercato Cagliari: il Napoli si defila per Nández, ma il futuro resta incerto

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Sedotto e abbandonato, un remake di quanto avvenuto nell’estate del 2021 che torna nelle sale del cinema calciomercato. Nahitan Nández, anche se con modalità decisamente diverse rispetto al passato, è nuovamente al centro di un intrigo che vede il Napoli prima provare a strapparlo al Cagliari, poi abbandonare la pista. Come l’Inter dodici mesi fa, pur se in quell’occasione il dietrofront fu causato da dinamiche differenti.

Vedi Napoli e poi…
Il club di De Laurentis ci ha provato, con una formula che chiedeva fin troppa generosità al Cagliari. Prestito oneroso basso, diritto di riscatto e non obbligo, accordo con il giocatore non in discussione e pronto sul tavolo. Il muro del presidente Giulini, però, ha portato il Napoli ad andare deciso su un’altra pista, quella che porta a Tanguy Ndombele, centrocampista in uscita del Tottenham e prossimo a vestire la maglia azzurra. Nella ricerca dell’alter-ego di Anguissa, il francese classe ’95 è apparso subito il giocatore giusto per il Napoli di Spalletti. Diverso da Nández, meno duttile e più simile al mediano titolare dei partenopei. Un affare che, dal punto di vista economico, appare anche più vantaggioso rispetto alle cifre richieste dal Cagliari per l’uruguaiano. Prestito oneroso basso – un milione – e l’ingaggio elevatissimo da 8 milioni netti a stagione pagato per la maggior parte dagli Spurs. Unica differenza la cifra del riscatto, ben 30 milioni per Ndombele, ma con una formula che parla di diritto e non di obbligo. E ora, a scanso di sorprese delle ultime due settimane e poco più di mercato, i campani difficilmente torneranno alla carica per il Léon. Una gestione della trattativa diversa rispetto a quanto accaduto un anno fa con l’Inter, quando l’accordo sembrava fatto e il rilancio improvviso di Giulini fece saltare il banco. Fino all’ammutinamento di Nández prima della trasferta di Maiorca, indispettito da una promessa di cessione non mantenuta e da un accordo con i nerazzurri già nel cassetto. Questa volta il centrocampista di Punta del Este non ha intrapreso la strada del muro contro muro, anzi, una permanenza in Sardegna non è mai stata esclusa dal diretto interessato nonostante la volontà resti quella di un addio verso un lido chiamato Serie A.

Nuovo acquisto
A questo punto si alzano le quotazioni di una permanenza di Nández in Sardegna. Non tanto per una volontà totale del giocatore, quanto per la difficoltà di trovare un club che investa le cifre richieste dal Cagliari e, di fatto, accettate come base sia dal León che dal suo entourage. La consapevolezza che il classe ’95 di Punta del Este sia stato l’acquisto più oneroso della storia del club rossoblù ha portato le parti a trovare un accordo, ovvero sì alla cessione ma solo davanti alla giusta offerta. Che non è come in passato vicina ai 36 milioni della famosa clausola, ma tra i 13-15 milioni tutto incluso, con unica condizione quella dell’addio a titolo definitivo sia esso quest’estate o nel 2023 grazie al prestito con obbligo di riscatto. Nández, dal canto suo, più che cercare una squadra che gli garantisca il salto di qualità, lascerebbe il Cagliari soltanto di fronte a un’offerta alla voce stipendio che non scenda sotto quello percepito in rossoblù da 1,6 milioni di euro netti con accordo fino al 2024. Offerta che al momento non arriva, facendo così crescere le possibilità di vederlo ancora agli ordini di Liverani anche dopo la chiusura del mercato. E aprendo il tema della collocazione in campo del León, pronto a completare il centrocampo con Rog e Makoumbou – una mediana sulla carta da metà classifica in Serie A – o ad alzare il proprio raggio d’azione nel tridente offensivo. Un dubbio che più che un problema è un lusso inatteso, perché poter disporre di Nández in cadetteria vorrebbe dire avere in rosa un giocatore di categoria superiore e che, nonostante alcune bizze extracampo, non ha mai lesinato impegno e professionalità.

Futuro
Restano comunque aperte alcune possibilità per l’addio del León alla maglia rossoblù. Partendo proprio dal Napoli, che se da un lato ha virato su altri obiettivi, dall’altro negli ultimi giorni potrebbe tornare alla carica fiutando il colpo a basso costo da utilizzare come jolly a seconda delle esigenze. In una stagione lunga, con la Champions League da disputare e con un giocatore capace di ricoprire più ruoli. Oltre ai partenopei, alla finestra resta il Torino, con Juric che continua a chiedere rinforzi e Nández mai uscito dai radar granata. Anche in questo caso le resistenze sulla formula da parte del presidente Giulini potrebbero perdere forza con il passare dei giorni, visto anche un rinnovo che il León non ha intenzione di discutere e quel contratto in scadenza nel 2024 che lo porterebbe il prossimo giugno a un anno dal termine dell’accordo con il Cagliari. Senza dimenticare l’ingaggio importante per la B. C’è poi la soluzione – molto remota – chiamata Inter, con Inzaghi che ha sempre visto bene il possibile arrivo di Nández e con l’uscita di Dumfries impossibile da escludere a priori da qui al primo settembre. Infine il Monza, al netto delle parole di Berlusconi che ha chiuso il mercato in entrata, ma con la situazione pronta a cambiare in caso di un inizio di stagione senza risultati positivi.

Chi resterà comunque vada con il cerino in mano è il Boca Juniors. Perché appare impossibile una cessione di Nández dai 18 milioni di euro in su, cifra sotto la quale non si attiverebbe la percentuale sulla futura rivendita del 18% in favore del club di Buenos Aires. Dettaglio comunque secondario rispetto a un addio che resta decisivo per le sorti del mercato rossoblù. Con Nández in rosa si potrebbe ritenere chiuso quello in entrata tra centrocampo e attacco – fermo restando la necessità di un terzino sinistro – mentre con il León lontano dalla Sardegna ecco che diventerebbe necessario sostituirlo. Risolvere la questione prima degli ultimissimi giorni di trattative è comunque fondamentale per dare a Liverani certezze e stabilità.

Matteo Zizola

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