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Leandro Greco dopo il fischio finale Olbia-Lucchese | Foto Sandro Giordano

Olbia, Greco: “Perugia squadra forte, ma vogliamo ribaltare il pronostico”

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A due giorni dalla sfida del Bruno Nespoli, il tecnico dell’Olbia Leandro Greco ha presentato alla stampa la sfida contro il Perugia. Queste le sue parole.

Sulla prossima sfida

“Arriva una squadra che ha una tradizione importante nel campionato italiano, una squadra forte di questo girone che l’anno scorso era in una categoria superiore. Sarà una partita impegnativa, abbiamo voglia di misurarci contro una squadra forte. Indisponibili? C’è solo qualche acciacco”.

Su cosa manca finora all’Olbia

“In questo momento ci manca sempre quell’ultimo pezzetto che ci permetterebbe di concretizzare quello che creiamo. La condizione fisica non ci manca, finiamo sempre le gare in crescendo, anche domenica ad esempio siamo cresciuti e abbiamo preso gol nel nostro momento migliore della seconda frazione. Ci manca qualche risultato positivo in più, che ci permetterebbe di lavorare sulla testa dei giocatori in maniera più serena, una situazione che aiuterebbe perché quando sei più libero mentalmente escono fuori meglio le qualità dei ragazzi. Ma io sono soddisfatto, stiamo lavorando in maniera corretta”.

Sul pareggio di Sestri Levante e sul gol di Palomba

“È stato un motivo di soddisfazione perché vuol dire che la squadra ha carattere e questa è una componente importante per noi. Poi è vero che ha segnato il gol del pareggio un ragazzo che ha trovato poco spazio non per propri demeriti, ma perché davanti a lui ci sono giocatori importanti che stanno facendo bene. La mia più grande soddisfazione è però vedere un ragazzo che ha lavorato in maniera seria in questi mesi, entrare e prendersi quello che si è costruito con il lavoro quotidiano, qualcosa su cui batto durante la settimana con i più giovani. Quell’episodio lì non è stato un caso, ha dato un segnale a tutti quanti”.

Sulla possibile difesa a tre

“La difesa a tre potrebbe è una cosa di cui parliamo. Bisogna però pensare alle situazioni successive: i cambi dopo, lo sviluppo della gara, quanti centrali hai, perché magari rimarremmo corti. Ma è una cosa in mente, potremo metterla in pratica magari in futuro”.

Sulle pressioni sul Perugia

“Quando sei a Perugia devi cercare sempre di vincere, quando manca qualche risultato è normale che si vada sotto pressione. Ma sotto pressione lo sono tutti gli allenatori alla fine, indipendentemente dagli obiettivi che un club può avere. Il Perugia è una squadra forte, ma noi come tutte le partite vogliamo provare a ribaltare il pronostico e mettere dentro quella mentalità che ci serve da qui all’inizio della sosta”.

Sulla poca concretezza di Olbia e Perugia

“Tante partite di quelle che abbiamo giocato, ad esempio quella con la Recanatese con Biancu dopo cinque minuti, se avessimo segnato le gare avrebbero preso un’altra piega. Difficile esprimersi su questo, il Perugia ha tanti giocatori forti, li abbiamo analizzati, hanno qualità importanti e l’attenzione dovrà essere più alta. Noi abbiamo le carte per metterli in difficoltà, sappiamo sarà una gara tosta ma sarà uno stimolo per noi. Loro avranno un approccio tosto, chi vuole vincere il campionato deve averlo. Loro secondo me vorranno aggredirci, verranno a prenderci alti, hanno quel tipo di mentalità, quindi per noi diventa anche una bella sfida caratteriale. Vedremo domenica quanto siamo stati bravi a prepararla”.

Sulla possibile influenza del turno infrasettimanale

“No, il turno infrasettimanale non influenza le scelte. La partita più importante è sempre quella che arriva. Avevo detto della partita di Sestri per me era delle sei quella che mi preoccupava di più per diversi motivi, non c’è una partita più semplice delle altre. Ora siamo focalizzati sul Perugia, poi quando finiremo la gara faremo un resoconto e svilupperemo il resto del lavoro”.

Su Dossena e La Rosa

“Dossena e La Rosa possono coesistere. Sono due giocatori importanti. A Sestri La Rosa non doveva giocare, poi la squadra mi ha dato l’impressione di avere il suo temperamento. A volte la squadra ha bisogno di quelle caratteristiche in determinati momenti, vedremo se poi domenica sarà della gara”.

Su Gennari

“Gennari è un ragazzo che ha fame. Si sta costruendo un’opportunità, ma ha bisogno di qualche accorgimento. Mi ha dato comunque degli input domenica, con due, tre cose che ha fatto. È un ragazzo che si vuole imporre”.

Su Cavuoti e il duo Zallu-Arboleda

“Cavuoti titolare? Non lo so, non mi faccio condizionare dall’ultima domenica. Ho un approccio che non so se sia giusto o sbagliato, devo bilanciare il bisogno del meglio per la squadra e la costruzione del giocatore, non sfruttarlo meramente per le qualità che ha. Questo è il momento in cui lui può provare a costruire una mentalità solida. Gli mancano dei pezzi per la crescita su cui sta lavorando. Lui è entrato domenica e ha determinato, come ha fatto con la Fermana. Lui sa perché non gli ho dato continuità con la Recanatese. Quando non l’ho messo dall’inizio c’è sempre stato un motivo. Nicolò son convinto che diventerà un giocatore molto forte e mi piacerebbe trasferirgli qualcosa oltre al fatto di metterlo semplicemente in campo. Il bello di quando si parla di crescita di squadra è quando si ha competizione interna. Zallu e Arboleda sono i due che stanno crescendo in maniera esponenziale. Stanno entrambi facendo il percorso giusto, la loro è una competizione che ci piacerebbe creare con più giocatori perché si alzerebbe il livello di tutti quanti”.

Sulle sensazioni a due giorni dalla sfida

“L’energia è buona perché il punto di Sestri è arrivato di carattere e ci ha permesso di tenere dentro Palomba che aveva bisogno di un segno concreto, anche Corti ha lavorato bene, abbiamo recuperato Montebugnoli. La squadra fino a oggi mi ha reso contento”.

La Redazione

TAG:  Olbia
 
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