L’allenatore del Torino, Ivan Juric, è intervenuto dalla sala conferenze dello Stadio Olimpico-Grande Torino per presentare la sfida di domani, venerdì 26 gennaio, all’Unipol Domus contro il Cagliari. Vi proponiamo di seguito alcuni spezzoni delle sue dichiarazioni riprese dai canali ufficiali del club granata.
Sulla pausa e la sfida al Cagliari
“Se la pausa può essere stata un’insidia o un’occasione per mettere apposto alcuni dettagli della squadra e che Torino mi aspetto domani sera? La sosta ci ha fatto bene perché avevamo alcuni giocatori da recuperare anche se non siamo riusciti a recuperarli tutti. Domani sarà una battaglia, sappiamo com’è il campo, che ambiente ci sarà a Cagliari e cosa riescono a fare loro in casa. Dobbiamo dare il massimo per cercare di fare risultato”.
Sugli infortunati
“C’è Djidji che non è ancora al massimo e non lo vogliamo rischiare, contiamo di recuperarlo per la prossima partita. Ilic ha problemi alla schiena e non sarà convocato”.
Sulla fase offensiva
“Se la pausa ci ha permesso di trovare nuove soluzioni viste le nostre difficoltà a fare gol? Io penso che stiamo andando bene. Bisogna continuare così, sicuramente dobbiamo migliorare certe situazioni però sono molto soddisfatto della squadra in questo momento. A volte riusciamo a fare tre gol come contro il Napoli, altre volte troviamo squadre più chiuse e troviamo difficoltà come le trovano tutte le altre squadre. Una soluzione interna come Vlasic, Ilic o Tameze per risolvere il problema offensivo? Sarebbero due soluzioni difensive, Vlasic invece è un giocatore più offensivo. Come giocatori siamo questi e siamo un po’ pochi. Sono loro che devono migliorare in certe situazioni, non abbiamo altre scelte di questo tipo”.
Sul Cagliari e sulla scomparsa di Riva
“Se temo di più la trasferta di Cagliari anche vista la scomparsa di Gigi Riva? Prima la temevo sicuramente molto perché loro in casa sono temibili, hanno vinto in casa contro il Bologna e il Sassuolo, hanno una spinta impressionante dal loro pubblico, che ha un attaccamento importante verso la squadra. Loro in casa riescono a fare grandissime prestazioni. Sicuramente l’ambiente sarà ancora più teso e infuocato dopo quello che è successo. Noi dobbiamo rispondere come abbiamo fatto a Genova in un ambiente bellissimo, di una carica agonistica impressionante. La squadra è riuscita a rispondere alla grande a livello emotivo e mi aspetto questo a Cagliari, cercando anche di aumentare la qualità in certe situazioni”.
Su Vlasic
“Quando riesce ad esprimersi ai suoi livelli la squadra riesce a fare gol perché li fa lui o li fa fare agli altri. Nella partita dell’altra sera contro il Genoa c’era una tensione unica dove lui non ha fatto bene. È chiaro che vogliamo che lui faccia le partite dove ha dominato, facendo assist o gol. Lavoriamo per questo, cercando di farlo esprimere ai massimi livelli”.
Sul ballottaggio Tameze-Sazonov
“Tameze o Sazonov in difesa? Stiamo valutando. Sazonov lo preferisco in mezzo per caratteristiche anche se può fare anche il braccetto di destra nella difesa a tre. Oggi facciamo la rifinitura e poi decideremo”.
Sul calendario
“Se gli impegni contro Cagliari, Salernitana, Sassuolo e Lecce diranno molto del nostro percorso a livello di ambizioni? Tutte le partite in questo campionato sono molto difficili, anche per noi come per tutte le altre squadre. Basta vedere il Cagliari che vince contro il Bologna o l’Udinese che fa tre gol al Bologna o il Milan che soffre a Udine. Tutte le partite sono estremamente difficili. Noi abbiamo vinto contro l’Atalanta e il Napoli per poi trovare partite toste e dure dove devi dimostrare di essere al massimo per conquistare un punto. Ogni volta che giochiamo contro grandi squadre o contro le piccole vedo le stesse difficoltà e le ultime 7-8 partite che abbiamo giocato l’hanno dimostrato, facendo più punti contro squadre che erano più forti di noi e quando magari pensavamo di poter vincere è stata dura anche perché i valori sono molto simili tra noi e le squadre che sono sotto in classifica”.
Sul mercato
“Quanti giocatori nuovi mi aspetto da qui alla fine del mercato? Dipende dalle uscite. È chiaro che ci sono certi giocatori che vogliono andare via, che non sono contenti o per altre ragioni e quindi dobbiamo sostituirli. Poi c’è anche il fatto di cambiare un po’ il nostro modo di giocare e anche là bisogna ragionare su come proseguire. Un numero esatto dei giocatori che arriveranno in entrata? Ripeto, dipende dalle uscite. Ad esempio, adesso è andato via Seck, che ringrazio per la professionalità espressa con noi perché fino all’ultimo giorno faceva grandi allenamenti e dava tutto. Insomma, vedremo se succederà qualcosa in entrata”.
La Redazione