agenzia-garau-centotrentuno
Gavino Satta, patron dell'Atletico Uri | Foto Paolo Massaro

Atletico Uri, Satta: “Ripartiamo da mister Paba. Stadio? Da luglio via ai lavori”

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares
sardares
signorino

Il risveglio in casa Atletico Uri all’indomani del match contro l’Ostiamare, che ha regalato la salvezza diretta ai giallorossi, è dolcissimo. Una stagione con tanti alti e bassi che alla fine si è conclusa nel migliore dei modi. Un progetto in continua crescita quello portato avanti dagli uresi che vedrà i ragazzi di mister Massimiliano Paba disputare per il quarto anno consecutivo la Serie D. Ai nostri microfoni per celebrare questa splendida annata è intervenuto il patron dell’Atletico Uri Gavino Satta, con lui abbiamo parlato non solo del campionato appena vissuto, ma anche dei progetti futuri del club giallorosso.

Una stagione intensa, con tanti alti e bassi, che si è conclusa nel migliore dei modi con una salvezza. Quanta soddisfazione c’è per questo traguardo?

”La soddisfazione è tanta perché abbiamo affrontato un campionato, rispetto ai due precedenti, molto più impegnativo sotto tutti i punti di vista. Nel girone ce la siamo vista contro squadre dal grande blasone, agguerrite e con tanti giocatori esperti. Per noi è stata una bella sfida. Conquistare la salvezza senza dover passare dai playout per noi è una soddisfazione straordinaria. Dietro di noi in classifica ci sono squadre con una storia importante, quindi la soddisfazione è doppia. Merito di questo traguardo, ovviamente, oltre che alla squadra va dato anche a tutta la dirigenza. A partire dal nostro presidente Giampiero Pilo sempre presente in tutto, Antonello Mura e Carlo Fanari. Ma anche a tutti coloro che nell’ombra e dietro le quinte hanno lavorato con passione per rendere questa annata storica e indimenticabile”. 

Tante belle vittorie, come quella contro la Cavese passando per quella contro la Nocerina, qual è stato secondo lei il momento della svolta di questa stagione?

”Noi abbiamo sempre creduto nel lavoro dello staff e dei giocatori, siamo stati bravi nel rimanere uniti e nel non creare loro delle pressioni. La svolta è stata la gara contro la Nocerina in casa, ci ha dato una spinta importante perché abbiamo dimostrato di essere vivi. Non che non lo fossimo da prima, anche perché fare così tanti punti fuori casa è significativo di quanto una squadra sia sul pezzo. Quest’anno in trasferta abbiamo tenuto un rendimento importante, in questa particolare classifica siamo tra le prime sei del girone”.

Un gruppo unito che ha legato tantissimo anche con la piazza. Un legame tra tifosi e squadra quasi familiare: è questo il segreto dell’Atletico Uri in questi anni?

”Uno degli obiettivi è stato da sempre quello di avvicinare il paese alla squadra. Far capire l’importanza del campionato che stavamo affrontando, la Brigata Spinosa è stata lungimirante in questo coinvolgendo tantissimi ragazzi. Il resto lo ha fatto la nostra comunità. Questo è un aspetto che andava coltivato nel tempo. Quello appena vissuto è stato l’anno in cui il paese ci è stato più vicino, in cui ha capito l’importanza del progetto che stiamo portato avanti. Tutti hanno risposto in maniera incredibile, tutte le domeniche lo stadio era pieno di energia e passione vera per i nostri colori. Questo per noi è un grandissimo orgoglio che si è poi rifatto nelle tante iscrizioni che abbiamo avuto per il settore giovanile da parte di tantissimi bambini provenienti non solo dal nostro paese, ma anche dalle zone limitrofe. Competere con società importanti del territorio e vedere di anno in anno tantissimi volti nuovi al Ninetto Martinez ci rende orgogliosi, ma soprattutto ci dice che è la strada giusta per crescere e sperare sempre in un futuro migliore per i nostri ragazzi”.

Dalla creazione della squadra femminile, passando per la vittoria della graduatoria “Giovani D valore”, per concludere con il traguardo più bello ovvero la salvezza. Un’annata che testimonia quanto il progetto Atletico Uri stia crescendo…

”Uno degli obiettivi nel nostro percorso di crescita era quello relativo alla creazione della squadra femminile. Era un’idea che avevamo già dalla scorsa stagione, ma non abbiamo avuto i numeri giusti per dare via al progetto. Quest’anno finalmente siamo partiti e abbiamo ottenuto risposte importanti. Abbiamo giocato il campionato di Eccellenza con la nostra Under 17, con ragazze giovani che affrontavano avversarie adulte. È stata una bellissima esperienza che ci ha dato tante soddisfazioni. Siamo felici di quello che hanno fatto in campionato, questa stagione sarà uno spunto da cui partire per crescere ancora in futuro. L’Under 15 e l’Under 17 femminile hanno vinto il campionato e strappato il pass per le fasi nazionali. In questo momento stiamo competendo contro squadre professionistiche di grande livello come Atalanta, Brescia, Milan, e questo sabato le nostre ragazze al Ninetto Martinez affronteranno l’Inter. Anche questa è un’esperienza straordinaria e bellissima e il merito va ai responsabili Massimiliano Ribichesu e Roberto Desanti. Siamo felici e orgogliosi per quanto fatto anche con il settore giovanile della prima squadra, dopo essere arrivati per due anni consecutivi terzi nella graduatoria Giovani D valore, in questa stagione siamo riusciti a trionfare nel nostro girone. Non è il valore economico del premio che ci gratifica, quanto avere la prova che anche un paese piccolo come quello di Uri può raggiungere degli obiettivi così importanti. Valorizzare i giovani provenienti da tutta l’Isola era uno degli obiettivi che ci siamo prefissati con mister Paba e grande merito per questo traguardo va dato a lui che crede tanto nei giovani e lo ha fatto durante tutta la stagione. Schierando in porta come titolare un classe 2006 come Domiziano Tirelli, dando continuità e spazio ai vari Fiorelli, Barracca, Pisano, Pionca o Piga solo per citarne alcuni dei tanti”.

Tra i protagonisti del vostro trascorso in Serie D c’è sicuramente mister Paba, abile nel valorizzare i tanti giovani e nel far integrare subito i nuovi elementi come Attili, Esposito, Rosseti, Cannas …

”Noi abbiamo fatto un salto di qualità importante, questa è stata un’annata disgraziata sotto l’aspetto degli infortuni. A partire da Carlo Piga, a cui va tutta la nostra stima e ammirazione per come ci ha seguito e ci è stato vicino. Senza dimenticare quelli occorsi ad Alessandro Scanu o Carlo Mari, con quest’ultimo che si ha tolto la soddisfazione tra le più belle facendo il gol vittoria nella gara contro la Nocerina.
A dicembre è arrivato Rosseti, l’inserimento più importante a stagione in corso, lui ha fatto la differenza. È un ragazzo straordinario e un vero leader. Ci ha dato un grande supporto. È stato sfortunato anche lui perché ha subito la frattura delle costole sia nel match contro il Cassino, sia un mese più tardi contro il Gladiator salvando un gol. Ci auguriamo che la squadra possa ripartire anche da lui, merita di stare nel nostro gruppo”

Si ripartirà anche da mister Paba per la prossima stagione?

“Lui è certamente confermato. Ormai c’è un feeling importante tra mister Massimiliano Paba, la società e il paese intero. Lui è una persona straordinaria, l’unico motivo per cui vorrei non vederlo a Uri è perché allena una squadra professionistica. Merita di fare questi campionati importanti e glielo auguro di cuore”

Nel futuro c’è anche il Ninetto Martinez, a che punto sono i lavori?

”Questo è il nostro grande cruccio, partecipiamo a un campionato così importante in una struttura assolutamente non adeguata al contesto del campionato nazionale. Però siamo molto fiduciosi, ci siamo confrontati con l’amministrazione comunale, con il Sindaco Matteo Dettori e l’assessore allo Sport Andrea Russo. Loro ci hanno garantito che entro luglio il progetto sarà pronto e si darà il via ai lavori. Questo è un aspetto per noi è fondamentale, che dà la giusta importanza a un impianto in cui arrivano squadre e piazze di spessore. Senza una struttura adeguata passa anche a noi la voglia di competere a questi livelli. Non è semplice dover stare ogni settimana con la paura dell’organizzazione, del riuscire a ospitare in maniera consona le varie tifoserie che fanno tappa a Uri per seguire la propria squadra. Ma sono sicuro che il comune su questo ci darà attenzione, anche perché è loro volontà costruire e creare qualcosa di importante. Speriamo che sia davvero l’anno buono per costruire uno stadio accogliente e vivibile per tutti. Questo è l’obiettivo più importante che abbiamo in questo momento”.

Andrea Olmeo

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti