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Tommaso Giulini e Walter Zenga alla presentazione

Cagliari e Walter Zenga: due destini separati?

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Walter Zenga e un futuro incerto sulla panchina del Cagliari, tra un ruolo da traghettatore e un la permanenza in Sardegna la prossima stagione.

Obiettivo lontano

L’obiettivo iniziale, quel piazzamento tra le prime sette che gli avrebbe garantito il rinnovo automatico, è ormai un’utopia resa tale non solo dai risultati del suo Cagliari, peraltro soddisfacenti, ma dal cammino delle dirette concorrenti, su tutte il Milan. Nonostante ciò, la conferma di Zenga come allenatore rossoblù sembrava più vicina nelle ultime settimane, il suo lavoro apprezzato sia per l’atteggiamento offensivo della squadra sia per quanto raccolto dopo le vittorie contro la Spal e il Torino, ma negli ultimi giorni qualcosa sembra essere cambiato nelle idee della società che starebbe vagliando altre soluzioni.

Gli inidizi

Il primo indizio è arrivato nell’immediato post partita della gara contro il Lecce, il colloquio di fronte alle panchine dopo il fischio finale tra Marcello Carli e Fabio Liverani un segnale da non sottovalutare: è sì vero che la chiacchierata tra il tecnico dei salentini e il direttore sportivo rossoblù potrebbe voler dire tutto e niente, ma il nome di Liverani circola già da tempo tra i papabili per il futuro del Cagliari e quanto accaduto dopo la sfida contro i giallorossi sembrerebbe confermare l’idea di fondo. L’ex giocatore della Primavera rossoblù, peraltro, risponde a quel tipo di profilo tipico di Carli e dopo il fallimento di Maran, voluto in Sardegna dal presidente più che dal DS toscano, Giulini potrebbe lasciare via libera al suo direttore sportivo per la scelta del futuro allenatore rossoblù.

Se non bastasse questo, l’indiscrezione rilanciata dall’Unione Sarda nella giornata di ieri aggiunge ulteriori dubbi sulla permanenza dell’Uomo Ragno in Sardegna: Max Canzi, condottiero della Primavera che ha stupito nel campionato di categoria e ora secondo di Walter Zenga, potrebbe diventare il nuovo allenatore dell’Olbia per la prossima stagione. Anche considerando, come anticipato nelle scorse settimane, il possibile passaggio in Primavera di Agostini come allenatore in coppia con una figura con patentino. Il progetto gallurese con i giovani rossoblù ogni anno spediti a fare esperienza in maglia bianca avrebbe così maggiore forza, Max Canzi in testa al settore tecnico a dare maggiore importanza alla crescita dei ragazzi della Primavera in prestito a Olbia.

Infine se valesse il detto che tre indizi fanno una prova, non si possono non considerare le parole di Walter Zenga nelle ultime conferenze stampa pre e post partita. Sollecitato riguardo alla possibile permanenza a Cagliari, l’allenatore ha voluto sottolineare con insistenza la qualità del proprio lavoro così come le difficoltà incontrate a causa del Covid-19 e delle partite ravvicinate che non gli permettono di dare un’impronta più definita alla squadra: si potrebbe leggere anche come una sollecitazione alla società, un manifesto della sua voglia di non essere considerato un traghettatore, ma bensì colui che costruisce le fondamenta per il suo Cagliari del prossimo campionato e non per il collega che potrebbe rimpiazzarlo.

Ultimo assalto

A sei giornate dalla fine e con la classifica finale che dirà tanto sulle intenzioni di Giulini, i segnali degli ultimi giorni danno l’idea di una sorta di abbandono da parte del presidente dell’idea di proseguire il cammino con Zenga: l’unico modo per l’attuale allenatore rossoblù di scacciare i cattivi pensieri è quello di portare il più in alto possibile la squadra, consapevole che potrebbe comunque non bastare.

Matteo Zizola

 
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