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Cagliari Primavera | Le pagelle: Carboni masterclass, Achour ancora decisivo

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I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Fabio Pisacane dopo il match esterno vinto 3-1 al Mirko Fersini contro la Lazio di Stefano Sanderra nella diciassettesima giornata della Primavera 1 2023-24.

Iliev 6,5 – Primo tempo praticamente da spettatore non pagante per l’estremo difensore bulgaro, che vede dalle sue parti solo poche sortite laziali firmate Napolitano e soprattutto Gonzalez, il migliore per distacco tra i padroni di casa. Nella ripresa, parte non certo nel migliore dei modi. Di fatti al 52′ non è assolutamente perfetto sulla conclusione dalla distanza, carica ad effetto, proprio di Gonzalez che lo sorprende sul palo coperto dopo il tentativo respinto di Bedini. Nonostante ciò, il numero 1 del Cagliari Primavera si guadagna non solo la pagnotta con annessa sufficienza ma anche mezzo punto in più di bonus con due interventi di grandissimo livello a quattro dal novantesimo. Carattere e determinazione da vendere.

Arba 6,5 – Il suo motore, per gran parte della partita, è di quelli extra lusso. Corre e corre davvero tanto il terzino destro del Cagliari Primavera. Il suo equilibrio tra le due fasi è impeccabile, segno che la sua crescita non è assolutamente frutto del caso. Al minuto 9, parte da un suo traversone l’azione che porta al gol di Carboni per il momentaneo 0-1. A volte fa fatica contro Napolitano ma lui, imperterrito, non si arrende e continua a tenere alta la concentrazione, senza mai abbassare la testa. Nella ripresa, la sua prestazione si alza di tono, con continui inserimenti in zona centrale partendo dal lato destro. Inesauribile.

Cogoni 6,5 – Oramai gli aggettivi per il numero 13 rossoblù sono praticamente finiti. Altra gara da padrone incontrastato del reparto arretrato, errori meno dello zero, letture preventive con una precisione e una puntualità degne di un giocatore di livello e soprattutto una crescita esponenziale incredibile per uno dei gioielli di maggiore rilievo del Cagliari Primavera che punta ai playoff.

Catena 6 – Il fisico è sempre stato il mezzo attraverso cui si è espresso meglio nel corso di questa sua avventura in Sardegna. Per il numero 23 ex Sporting e Pescara una prova senza sbavature e un duello contro un cliente comunque importante come Sulejmani che vince assolutamente a mani basse e senza nemmeno strafare. (dal 66′ Pintus 6: all’inizio il titolare era lui, ora è la prima alternativa ai centrali. Status a parte, fa il suo senza troppi complimenti per aiutare la sua squadra a portare a casa la seconda vittoria di fila nel 2024).

Idrissi 6 – Impegno, dedizione, costanza e soprattutto attenzione, abbinata a una giusta e non eccessiva voglia di spingere che l’ha sempre caratterizzato nel corso degli anni in rossoblù. Il terzino sinistro del Cagliari Primavera è oramai rinato sotto il segno di Pisacane, maestro zen per eccellenza alla voce fase difensiva. L’aiuto di Sulev prima e del duo Ardau-Balde poi gli rende il compito più facile nel presidiare la corsia.

Sulev 6 – Fin dalle prime battute di partita, ci si accorge che quella del bulgaro sarà una partita più dispendiosa del solito. In sostanza, è il vero sacrificato quando il Cagliari deve attaccare. Ma la spinta con i suoi inserimenti non sono all’ordine del giorno perché là dietro, in tandem con Idrissi, c’è da dare una grande mano con annesso quantitativo di legna e cattiveria nel fermare un brutto cliente come Gonzalez. Il compito riesce almeno fino al gol del paraguaiano ma nel complesso la prova del numero 11 rossoblù non va affatto sottovalutata. (dal 78′ Ardau 6,5 – La scorsa settimana aveva segnato con l’U18. Oggi arriva per lui la chiamata alle armi da parte di mister Pisacane. Entra per un buon Sulev e comincia subito a fare fuoco e fiamme con un lancio da applausi per il contropiede a tutta birra di Trepy, fermato solo dall’uscita alla Neuer di Magro. Il numero 18 del Cagliari Primavera non è però solo tecnica. Dal suo ingresso, qualunque pallone passi dalle sue parti è quasi sempre roba sua. Il ragazzo è aggressivo al punto giusto per garra e voglia).

Malfitano 6,5 – Di polmoni deve averne non due ma almeno tre o quattro. Prestazione assolutamente maiuscola per il numero 17 rossoblù, dominatore incontrastato della mediana del Cagliari Primavera. Sempre attento e puntuale quando c’è da fare pulizia con il pallone, ringhioso e aggressivo al punto giusto quando si tratta di fermare l’avversario di turno. Nel secondo tempo, i giri del suo motore salgono ancora di più anche perché alla solita quantità e qualità là in mezzo ci aggiunge pure il jolly ovvero i continui inserimenti in zona interna che la Lazio fatica e non poco a leggere, rifugiandosi spesso in angolo.

Marcolini 6 – Prestazione dalle due facce per il numero 74, che nel primo tempo fatica e non proprio, tra qualche errore di troppo in fase di controllo e poca lucidità nell’impostazione della manovra. A lungo andare non emerge con gli effetti speciali ma nel complesso fa il suo in fase di ripiegamento, rendendosi prezioso nel chiudere gli spazi che la Lazio cerca di trovare. (dal 59′ Balde 7: che impatto fantastico per l’ex Cesena. Proprio nel momento in cui c’era bisogno di una scossa decisiva, ecco l’arrivo in pompa magna, con tutte le scarpe come si direbbe a Roma, del classe 2005 guineano. Stavolta non arriva solo con l’aggressività ma tirando fuori dal cilindro una silurata da lontano da far impazzire i suoi compagni e che nel contempo abbatte la Lazio. Una magia d’autore con l’esterno del mancino per il suo primo gol con il Cagliari. Straordinario. L’etichetta di oggetto misterioso può essere finalmente tolta).

Carboni 7 – Il leader offensivo e capitano è diventato persino professore, ma ciò, viste le qualità tecniche a disposizione, non sorprende affatto. Già dai primi minuti dimostra che oggi è giornata nera per gli avversari quando si tratta di affrontarlo, indipendentemente dalla situazione di gioco. Al minuto 9 comincia con la modalità numero uno, quella del killer sotto porta. Mostra infatti freddezza il 10 del Cagliari Primavera, portandosi a quota 6 in classifica marcatori. Show finito? Pazientate perché il meglio deve ancora venire e quando si parla di assist. Splendido l’uno-due con il quale manda in porta un Achour finalmente in palla per il nuovo vantaggio. Come se non bastasse, oltre al goleador e all’assistman, veste pure i panni del propiziatore. Da un suo corner nasce l’eurogol di Balde dalla lunga distanza per il definitivo tris che porta i tre punti dritti dritti dalle parti di Asseminello. Top class.

Achour 6,5 – Le due facce opposte della medaglia. Nel primo tempo parte bene e da un suo colpo di testa stampatosi sul legno per la respinta prodigiosa di Magro nasce il gol di capitan Carboni. Poi, a lungo andare, la luce del numero 9 rossoblù sembra spegnersi nel deserto dell’anonimato. Ma il calcio è lo sport più strano del mondo, si sa. A inizio ripresa, comincia a prendere vera confidenza con la partita. A ridosso dell’ora di gioco, spreca una grande chance su sponda di Konate mandando alto e graziando incredibilmente Magro. Quando tutto sembrava andare per il verso sbagliato, la magia del grande attaccante si impossessa di lui ed ecco che la rivincita è bella che servita. Scambio con Carboni da categoria top e destro sotto le gambe del portiere avversario per il gol numero cinque della sua Primavera 1. Va vicino alla doppietta in almeno altre due circostanze ma a fermarlo non sono tanto i difensori avversari quanto la bandierina del secondo assistente.

Konate 6 – La sufficienza per l’italo-ivoriano è politica e dovuta più all’impegno con il suo fisico e al risultato che i suoi compagni hanno confezionato oggi che alla prestazione in sé per sé. Insolitamente Pisacane lo schiera nel primo tempo in una posizione difficile da leggere per gli avversari: non orizzontale al fianco di Achour ma in verticale rispetto al compagno di reparto. Cerca di farsi largo ma non ottiene grandi risultati. Di occasioni da gol non ne arrivano e allora ecco che per la gara odierna la rete può aspettare. Mette in campo di fatto la sua versione più operaia e al servizio della squadra. (dal 66′ Trepy 6 – Probabilmente il numero 94, complice l’assenza di Kingstone, convocato in prima squadra da Ranieri, è la vera novità di giornata. Alcune sgroppate interessanti e un tentativo di mancino alto sono le estemporanee della sua partita. Ha gamba e fisicità in campo aperto che sono da studiare e da approfondire.

Allenatore Fabio Pisacane 6,5 – Signore e signori, ladies and gentlemen, il bis è servito. Ancora una volta la forza delle idee ha la meglio su rivoluzioni eccessivamente copernicane e che possono essere potenzialmente delle armi a doppio taglio. Il tecnico del Cagliari Primavera mantiene sempre il suo 4-3-1-2 che, con il passare dei minuti, è sempre più camaleontico, con movimenti in continuazione che sono volti a non dare punti di riferimento agli avversari. Il 2024 è partito con l’acceleratore a mille per l’allenatore campano e i suoi ragazzi, al secondo successo consecutivo. E dopo il Sassuolo, anche un’altra formazione che punta ai playoff come la Lazio è costretta a sottostare a un Cagliari che ora non è più una sorpresa o una matricola capitata lì, a lottare per la post season, per puro caso. Dalle parti di Asseminello, ora si può cominciare davvero a pensare in grande. E alla prossima c’è il Monza.

Fabio Loi

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