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Yerry Mina durante Udinese-Cagliari | Foto Valerio Spano

Le Pagelle | Cagliari: Mina e Gaetano sugli scudi, Jankto delude ancora

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I nostri giudizi sulla sfida del Cagliari di Claudio Ranieri contro l’Udinese, terminata 1-1: alla Bluenergy Arena il gol di Gaetano risponde all’iniziale vantaggio di Zemura.

Scuffet 6 – Resta a guardare, abbastanza incredulo (e senza colpe), l’incredibile traiettoria del destro all’incrocio di Zemura. Per il resto protegge i suoi pali, in una partita non banale per lui cresciuto nell’Udinese.

Zappa 5 – In costante difficoltà contro Zemura, sbaglia il tempo dell’intervento sul pallone che attraversa tutta l’area rossoblù prima di giungere al numero 33 bianconero. Partita di grande sofferenza per lui (dal 78′ Di Pardo 6 – Dentro per correre e mettere palloni in area, fa quello che gli viene chiesto, va vicino all’eurogol al 90′).

Mina 7 – Le palle alte in area di rigore sono il suo terreno di caccia, si perde Lucca in un paio di circostanze nel primo tempo ma cresce insieme al Cagliari. La sua grinta è fondamentale per tenere viva e sul pezzo la difesa rossoblù, il salvataggio al 92′ su Ebosele vale un gol. Titanico.

Dossena 6 – Primo tempo solido, prende un giallo per coprire l’ennesimo errore della catena mancina. L’intesa con Mina va ancora perfezionata, ma anche oggi è tra i migliori del Cagliari.

Augello 6 – Male in copertura su Ehizibue e soprattutto Thauvin, soffre tanto sulla fascia sinistra. Ha il merito di mettere sulla testa di Gaetano il pallone dell’1-1, si riscatta nel secondo tempo con maggiore coraggio in avanti.

Makoumbou 6,5 – Decisamente il più lucido degli uomini di Ranieri, cerca di trasmettere la sua proverbiale calma anche ai compagni. Agisce bene da mediano a due, è attento (salvo qualche solita licenza) nelle due fasi: miracoloso al 70′ in area sull’imbucata di Lovric, è il migliore nel centrocampo rossoblù.

Deiola 5,5 – Il sangavinese non è nella sua giornata migliore: sbaglia tanti appoggi ai compagni, soffre il dinamismo del centrocampo friulano. Nella ripresa con il calo della mediana avversaria ritrova qualche sicurezza in più, il voto è la media tra quanto fatto nei due tempi.

Jankto 5 – Dentro per l’affaticamento all’ultimo di Nandez, il numero 21 continua nella sua incredibile fase involutiva. Cammina, non ringhia e quando interviene rischia di essere troppo irruento. Leggermente meglio con l’inversione di fascia, quando passa a destra, ma la prestazione resta insufficiente (dal 78′ Nandez 6 – El Leon è limitato da un piccolo problema muscolare, ma chiede e ottiene da Ranieri di poter giocare ugualmente nel finale, con la solita prova generosa).

Gaetano 7 – Secondo gol consecutivo in maglia rossoblù, il fantasista napoletano è l’unica speranza offensiva del primo tempo del Cagliari. A lungo spaesato nell’agire da seconda punta, da una sua grande apertura per Augello nasce l’1-1, che lui stesso trasforma con una precisa incornata in area. Uomo ovunque, le speranze di salvezza del Cagliari passano soprattutto dai suoi piedi. Clonatelo.

Luvumbo 6 – Molto fumo e poco arrosto in avanti. Dovrebbe mettere ansia a Zemura, che invece approfitta della sua marcatura leggera per fare il bello e il cattivo tempo. Spostato a destra sembra più pericoloso, ma non arriva in tempo al 68′ sulla palla messa dentro da Gaetano. Prende una caterva di falli per far respirare i suoi, ma da lui ci si aspetta di più.

Lapadula 6 – Costretto a tenere su di sé il peso dell’attacco del Cagliari, nella prima frazione l’italoperuviano fatica a dare problemi alla difesa di casa. Si fa notare per una bella punizione da fuori, parata a terra da Okoye, poi fa tremare la traversa con una botta al volo da centro area (dal 78′ Pavoletti 6 – Prima palla toccata e trova un calcio d’angolo di peso, poi lotta con la difesa udinese. È la prova dello spirito chiesto da Ranieri, meriterebbe più spazio).

All. Claudio Ranieri 6 – Il 4-2-3-1 sembra poter dare maggiore peso offensivo al suo Cagliari, ma ancora una volta è tradito dalla prestazione negativa di alcuni dei suoi ragazzi. Deve rinunciare dall’inizio Nandez per un problemino muscolare, ma tra i vari interrogativi c’è quello sull’attacco: se si deve giocare con i lanci lunghi e alti, perché chiedere a Lapadula di fare un lavoro diverso da quello che gli sarebbe più congeniale? Dopo la tanta fatica per i primi 40 minuti, il gol di Gaetano scatena la reazione che aveva chiesto ai suoi: c’è ancora speranza per questo Cagliari, ma non essere riusciti a fare davvero male a un’Udinese in panne dimostra il momento vissuto dai rossoblù.

Francesco Aresu

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