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(Ri)Maran?

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«Siamo molto soddisfatti di lavorare con Maran. La prossima stagione proseguiremo con lui in panchina. E aggiungo anche un’altra notizia. La settimana prossima rinnoveremo il contratto del ds Carli».

Parole e musica di Tommaso Giulini. Prove tecniche di continuità in casa Cagliari, dunque. Il periodo buio sembra alle spalle e il patron cerca di fissare paletti e dare certezze annunciando il rinnovo del DS toscano e soprattutto confermando il tecnico anche per la prossima stagione. Un Maran giunto sull’orlo del baratro (a fine primo tempo di Cagliari-Parma 0-1 era praticamente l’ex allenatore rossoblù) e ora rilanciatosi con un filotto di risultati casalinghi fatti di gioco, grinta e spavalderia.

Una stagione vissuta tra alti e bassi, con una partenza promettente, un successivo crollo verticale e adesso in lenta ma costante ripresa. Non è stato certo impeccabile in questi primi mesi in Sardegna, l’allenatore trentino. Nei momenti più bui ha mostrato il cosiddetto “braccino” schierando in campo una squadra timorosa, figlia delle paure del suo stesso condottiero e non ha certo brillato in comunicazione.

Ogni risultato veniva giustificato con le troppe defezioni dovute ai numerosi infortuni. “Non mi piace cercare alibi ma abbiamo tanti infortunati”, recitava spesso come un mantra. Se non si vogliono accampare scusanti non le si accampano, si fa autocritica e si riparte. Ecco, l’autocritica, mancata a parole ma quantomeno mostrata coi fatti negli ultimi tempi. Finalmente un Undici coraggioso e battagliero che diverte i propri tifosi, almeno tra le mura domestiche. Un’opera ancora a metà, però. La compagine cagliaritana continua a peccare miseramente lontano dal campo amico ed è questo il prossimo passo da compire. Maran lo sa. Allora dimostri di meritarsi il Cagliari, la fiducia dell’ambiente e del presidente, se vuole essere ricordato come il mister dell’agognato salto di qualità. Il calcio vive di prestazioni e risultati, senza queste due componenti le parole se le porta via il vento.

Mirko Trudu