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Max Canzi | Foto Sandro Giordano

Olbia, Canzi: “Siamo sereni, faremo di un problema un’opportunità”

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Ritorno in campo per l’Olbia in Serie C dopo il focolaio interno che ha costretto a una pausa forzata in campionato, per i tanti casi Covid, la squadra gallurese. I bianchi alle 12.30 sfidano al Nespoli l’Albinoleffe, con i ragazzi di Max Canzi che non scendono in campo dallo scorso 7 marzo nella vittoria esterna per 3-0 con la Pergolettese. Di seguito le parole del tecnico ex Primavera del Cagliari in uno dei momenti più delicati della stagione per la sua Olbia.

Che Albinoleffe si aspetta?Abbiamo avuto il solito tempo per preparare la gara perché fino a mercoledì scorso stavamo pensando a un’altra gara. Non ci ha cambiato per forza troppo i piani. La prepariamo come ogni gara. L’Albinoleffe è una squadra che fa della solidità la loro arma vincente. Nelle ultime sei partite che ho visto hanno fatto tre volte 0-0. Subiscono pochi gol, sono molto compatti, concedono davvero poco. Non sarà semplice anche perché hanno attaccanti come Manconi che sono di livello per questa categoria. Modulo? Abbiamo ancora dei punti di domanda. Stiamo valutando delle opzioni differenti. Come ho sempre detto il modulo non è un dogma ma è in funzione ai calciatori che ho a disposizione“.

Rinvii dell’ultimo minuto e focolaio nel momento chiave della stagione. Viviamo un periodo con incertezze per tutti ma quest’anno l’Olbia sembra avere un conto aperto con la sfortuna? “Chiaro che sono situazioni mai vissute. Direi una bugia se dicessi che abbiamo avuto più vantaggi che svantaggi. Navighiamo a vista. Abbiamo cercato di vivere questa situazione con la maggiore serenità possibile. Inutile fasciarsi la testa su una condizione di pandemia che non puoi cambiare. Guardiamo al lato positivo: abbiamo avuto il tempo di riposare un attimo. Sotto l’aspetto fisico paradossalmente ora stiamo anche meglio. Ci sono assenze importanti ma io sono contento della rosa che ho a disposizione. Mi aspetto una grande risposta”. 

Il presidente Marino ha lanciato palla lunga sulla prossima stagione, lei firmerebbe ora per un futuro ancora a Olbia? “IO qui sto benissimo, conosco il presidente da tanti anni. Sapevo cosa avrei trovato. Sono all’interno di questo ambiente (Olbia/Cagliari) da tanti anni. Mi sento a casa. Ma detto questo il nostro mestiere è sempre soggetto ai risultati. E in questo momento è talmente alta la concentrazione per raggiungere i nostri obiettivi e per il resto ci penseremo dopo”. 

Da problema a opportunità, chi potrà sfruttare tra quelli usati meno della situazione attuale per emergere in questa squadra? “Sicuramente è così. qualcuno che ha giocato meno avrà tanto spazio ora e dovrà sapermi mettere in difficoltà per il futuro. Io voglio che i giocatori mi diano dei dubbi di formazione. Questa è la loro occasione”.

Passo indietro, prima dello stop una buona Olbia. Diversa e con tanti gol… “Davanti abbiamo cambiato molto, come approccio. Ragatzu ha iniziato a fare la differenza vera, a inizio anno riusciva meno perché non era in condizione ottimale. Udoh è un giocatore che sta maturando tanto. Lo stesso Cocco ha avuto un momento di appannamento e con il lavoro è riuscito a venirne fuori. Biancu finalmente sta dando l’apporto che può dare. In generale però vorrei che la squadra mantenga quella capacità di restare in partita mostrata nell’ultimo periodo”.

Ansia per la classifica nonostante le tante gare da recuperare?Questa situazione avvalora quello che abbiamo detto da tanto tempo: il campionato è durissimo e tutti possono fare risultato contro chiunque. La quota salvezza si alza indubbiamente visti i risultati però è anche vero che la classifica si accorcia per tutti, non solo per noi. Non credo cambi molto perché il nostro orizzonte è a domani. Non c’è lo spazio per altri ragionamenti. Noi siamo padroni del nostro destino”.

In stagione avete giocato tante gare alle 12.30, lei è uno di quelli allenatori a cui non piace giocare la mattina?Io adoro giocare a questo orario, togli tante ore di tensione nel giorno gara. Un tempo si pensava che giocare alle 15 era perfetto per il bioritmo perché facevi la partita allo stesso orario degli allenamenti, ma io credo che il fisico si adatti. Io non noto grandi differenze di prestazione. La cosa fondamentale è l’alimentazione, specie perché hai calciatori che magari non sono abituati a mangiare tanto a colazione“.

Roberto Pinna

TAG:  Olbia Serie C
 
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