agenzia-garau-centotrentuno
La curva dei tifosi dell'Arezzo | Foto Facebook S.S. Arezzo

L’angolo dell’avversario | Torres, alla scoperta dell’Arezzo

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares
sardares
signorino

Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. La Torres vede all’orizzonte la 17^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024, in programma domenica 10 dicembre alle 14:00. I rossoblù di Greco ospiteranno al Vanni Sanna il neopromosso, ma ambizioso Arezzo. Gli amaranto sono ritornati in Serie C dopo due anni passati in quarta serie e si sono mossi sul mercato con decisione e ambizione, disputando sino ad ora una discreta stagione (vedi qui il momento delle due squadre). Fondato nel 1923, l’Arezzo ha partecipato per sedici volte alla Serie B, l’ultima nel campionato 2006/2007. Il giocatore più illustre che ha vestito la maglia amaranto è certamente il campione del mondo Ciccio Graziani, cresciuto proprio nell’Arezzo prima di spiccare il salto in Serie A. Altri elementi di spicco cresciuti in casa sono Andrea Ranocchia, campione d’Italia con l’Inter, Amedeo Carboni, vincitore di diversi trofei con il Valencia, compresa la Coppa UEFA, e Giuliano Giuliani, portiere del secondo scudetto del Napoli, con cui ha vinto anche la Coppa UEFA. Con i toscani hanno giocato anche Torricelli, Pasqual, Cerci, Moscardelli, l’ex Cagliari Bisoli, De Zerbi, Floro Flores e in tempi recenti anche Brunori e Cheddira. Tra Torres e toscani anche alcuni ex, come Bonvissuto e soprattutto Lavecchia, giocatore molto apprezzato a Sassari. Sulla panchina amaranto si sono inoltre seduti Antonio Conte, Sarri e Cosmi, tra gli altri. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei rossoblù nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo
L’artefice del ritorno in Serie C degli amaranto è Paolo Indiani, allenatore esperto e specialista nelle promozioni. Prima di Arezzo ha firmato l’impresa del San Donato Tavarnelle nel 2022, portandolo per la prima volta nei professionisti. Nato a Certaldo, patria di Spalletti e soprattutto di Boccaccio, Indiani è, con i suoi 69 anni, l’allenatore più esperto del girone dopo Zeman. Girovago del pallone, Indiani ha lasciato il segno in diverse piazze, collezionando ben dieci promozioni nel corso della sua carriera. Tra Serie D e Serie C ha allenato piazze importanti come Perugia, Lucchese, Pisa, Crotone, ma è ricordato anche dai tifosi del suo Certaldo, del Poggibonsi, della Rondinella, della Massese, del Pontedera, tutte squadre che ha guidato al salto di categoria. L’esperto allenatore toscano si è spesso affidato in carriera al 4-3-3, modulo riproposto per gran parte del girone di andata, prima di sperimentare il 4-3-1-2. Nell’ultima gara però Indiani e tornato a riproporre le ali, con un 4-2-3-1.

Paolo Indiani allenatore dell'Arezzo | Foto Facebook S.S. Arezzo
Paolo Indiani allenatore dell’Arezzo | Foto Facebook S.S. Arezzo

Tra i pali
A difesa della porta toscana si sono alternati sino ad ora Trombini e Borra. Luca Trombini, classe 2001, è stato protagonista della promozione con ben 14 reti inviolate su 25 gare disputate. Cresciuto nelle giovanili del Torino, è alla sua prima esperienza tra i professionisti. A lui è stato affiancato l’esperto Daniele Borra, arrivato in estate dall’Entella, con cui ha disputato da titolare la seconda parte della passata stagione. Con più di 130 presenze in Serie C, sommate alle 26 in Serie B sempre con i liguri, Borra ha vestito diverse maglie in carriera, da quella della Lucchese a quella della Carrarese, sino a quella dell’Arezzo in due stagioni in Serie C. È tornato ancora una volta a difendere la porta amaranto.

La difesa
Diverse le soluzioni per la coppia centrale  della linea a quattro di Indiani, che deve però fare a meno di Polvani, esperto difensore che ha già lavorato con Indiani al San Donato e al Pontedera. L’allenatore toscano lo ha voluto anche nella sua avventura ad Arezzo, con il centrale che è stato tra i protagonisti della promozione, ma che dovrà ancora stare a lungo lontano dai campi a causa di un problema fisico. Tanti minuti invece per il 2001 Masetti, cresciuto proprio nelle giovani dell’Empoli e sceso in campo in Serie B con la maglia del Pisa, da cui è arrivato questa estate. Centrale strutturato fisicamente, fa del colpo di testa uno dei suoi punti di forza. Nonostante la giovane età vanta numerose presenze in Serie C, giocata con Ancona e Piacenza. Tanto spazio anche per un colpo estivo importante, sintomo delle ambizioni del club, come Chiosa dall’Entella. Centrale esperto, porta con se quasi 200 presenze in Serie B con Avellino, Bari, Novara e gli stessi liguri. Uno dei punti fermi della difesa amaranto è l’esperto Risaliti, cresciuto nell’Empoli e protagonista della promozione nel passato campionato, dove ha messo a segno anche 5 gol.

Chiosa, nuovo centrale degli amaranto | Foto Facebook S.S. Arezzo
Chiosa, nuovo centrale degli amaranto | Foto Facebook S.S. Arezzo

Linea verde per i terzini. con i giovani Coccia e Renzi, rispettivamente classe 2002 e 2004. Coccia, terzino sinistro classe 2004, è cresciuto tra le giovanili di Roma e Frosinone e ha iniziato la stagione alla grande, da titolare, fino a quando una frattura all’avambraccio lo ha messo fuori gioco. Al suo posto è sceso in campo Montini, altro giovane, arrivato dal San Donato e che può giocare su entrambe le fasce. A destra si sono invece alternati i giovani Lazzarini e Renzi, classe 2004 in prestito dall’Empoli, in cui è cresciuto calcisticamente anche al fianco del gioiellino Baldanzi. Giocatore duttile, può ricoprire diversi ruoli, tra cui anche la mezzala.

Il centrocampo
Scelta varia per la mediana. A partire da capitan Settembrini, nato ad Arezzo e cuore pulsante degli amaranto. Con più di 100 presenze in Serie B tra Entella e Cittadella, Settembrini ha scelto, nell’estate del 2022, di scendere di categoria e passare dal Padova all’Arezzo, per aiutare la squadra della propria città ad ottenere il sogno promozione. Obiettivo centrato e ora il numero 8 amaranto continua ad essere uno dei punti fermi della mediana di Indiani. Al suo fianco possono giocare il giovane Bianchi, determinante per la vittoria della passata Serie D e Shaka Mawuli. Il ghanese, con anche nazionalità italiana, è arrivato in estate in prestito dal Sudtirol, con cui non ha avuto grande spazio. Cresciuto nella SPAL, ha vestito anche le maglie di Lucchese e Catanzaro e garantisce una grande fisicità in mediana, integrandosi al meglio con i compagni di reparto. Attenzione inoltre alle sue conclusioni dalla distanza.

A centrocampo sono diversi i profili di esperienza che hanno accompagnato l’Arezzo nel salto di categoria e che sono rimasti anche questa stagione. A partire da Castiglia, cresciuto nella Juventus con Immobile e vincitore del Girone B di Serie C con il Modena nel 2022. Con tanta Serie B alle spalle, con Salernitana, Empoli, Vicenza, ma soprattutto Pro Vercelli, le qualità palla al piede di Castiglia sono note agli addetti ai lavori, così come la sua propensione al gol. Altro uomo di esperienza è Fabio Foglia, con ben 186 presenze in maglia amaranto, che è tornato a vestire nella passata stagione. Per lui sarà una gara da ex, in quanto ha alle spalle due anni alla Torres in Lega Pro, dal 2013 al 2015.

Settembrini, capitano dei toscani | Foto Facebook S.S. Arezzo
Settembrini, capitano dei toscani | Foto Facebook S.S. Arezzo

Le ali
In questa zona del campo Indiani sembra avere, per il momento, le idee definite, con Iori e Pattarello identificati quasi sempre come titolari, tranne quando si è sperimentato il 4-3-1-2. Le due ali si possono scambiare di fascia senza alcun problema, dando così meno riferimenti alle difese avversarie. E fino ad ora sono risultati essere un fattore, realizzando rispettivamente 1 rete e 2 assist e 3 gol e 6 assist. Chi ha avuto un grosso impatto con il nuovo ambiente è Iori, arrivato in estate dalla Pergolettese, con cui ha realizzato 8 gol nella passata stagione, la prima tra i professionisti. Una connessione con il gol che non è certo una novità per il numero 19, il quale ha realizzato ben 23 reti con il Brusaporto nella Serie D ‘21/’22. Giocatore estroso, che può svariare su tutto il fronte d’attacco, sarà uno dei pericoli principali per la difesa. Pattarello è invece uno dei volti noti della promozione in casa amaranto, dove è arrivato nell’estate 2022 dopo diverse esperienze in Serie C con Trento, Arzignano e Renate. Dotato di un insidioso mancino, è cresciuto nelle giovanili del Bologna, e le sue incursioni possono risultare determinanti per indirizzare la gara a favore dei toscani.

Alle loro spalle è pronto Guccione, esperto esterno destro a cui piace rientrare sul mancino, reduce da quattro prolifiche stagioni con la maglia del Mantova, in cui ha realizzato 45 gol e 26 assist. Ma Guccione, come successo nell’ultima gara, può giocare anche al centro del trio a supporto della prima punta, garantendo quindi grande fantasia in avanti per i toscani. Infine il classe 2002 Gaddini, cresciuto nello Spezia e determinante nella parte centrale della scorsa stagione in Serie D, con 6 gol in 6 gare di fila, può subentrare sulla fascia sinistra, dove può portare freschezza e giocate nei minuti finali di gara.

L’attacco
È il reparto dove è arrivato il colpo da novanta, per far capire a tutti che il ruolo di neopromossa sta stretto alla società amaranto. Dallo Zlin, formazione del massimo campionato ceco, è arrivato Libor Kozak, gigante (1,93m) ex Lazio con un passato anche all’Aston Villa in Premier League. Nella passata stagione, con lo Zlin ha disputato i preliminari di Europa League (persi con il Fenerbahce) e ha giocato in seguito la Conference League, segnando una rete contro il Partizan Belgrado. Giocatore di esperienza internazionale, con la Lazio ha disputato nel 2012 l’Europa League, vincendo il titolo di capocannoniere con 8 gol in 10 gare (più 2 nei preliminari) davanti a giocatori come Cavani, Palacio, Torres ed Eto’o. Per lui, alla prima esperienza in Serie C, anche alcune annate vissute in Serie B con Brescia, Bari e Livorno, oltre a diverse maglie vestite nel massimo campionato della sua patria, la Repubblica Ceca, tra cui quella dello Sparta Praga, con cui nel 2020 si è aggiudicato sia la coppa nazionale che il titolo di capocannoniere del campionato. Ha disputato anche alcune gare in nazionale, con anche un gol segnato all’Italia di Prandelli nel 2013.

Un'esultanza degli attaccanti amaranto | Foto Facebook S.S. Arezzo
Un’esultanza degli attaccanti amaranto | Foto Facebook S.S. Arezzo

Tuttavia in stagione non si è ancora sbloccato, non riuscendo a trovare grande minutaggio, ma può essere inserito nel finale di gara per svettare sui palloni alti. Il peso dell’attacco sino ad ora è dunque ricaduto sulle spalle del’’esperto Niccolò Gucci, autore di 6 gol. Uomo importante per gli amaranto già nella passata stagione, il numero 28 ha alle spalle centinaia di presenze sia in Serie C che in Serie D con squadre come Vis Pesaro, Pro Patria, Pistoiese e Fano. Più dinamico di Kozak, Gucci si distingue per il posizionamento in area di rigore e la rapidità di esecuzione, sapendo inoltre tirare fuori dal cilindro delle perle come la rete al Pescara, con un tiro al volo terminato all’incrocio. Alle loro spalle il classe 2004 argentino Crisafi, interessante mix di potenza e tecnica, arrivato dopo una stagione nella primavera della Reggina. Convocato anche da Filippo Inzaghi per alcune gare di Serie B, ma senza esordire, Crisafi è arrivato in Italia nel 2022, dopo essere cresciuto in patria nelle giovanili del Banfield, club in cui sono cresciuti giocatori come Javier Zanetti, Palacio e James Rodriguez.

Andrea Finiu

TAG:  Serie C Torres
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti