Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha commentato la situazione delle convocazioni in nazionale in questo difficile periodo al Corriere dello Sport: ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.
Il patron si è soffermato sul caos Croazia con Marko Rog direttamente coinvolto: “Su questo caso dobbiamo effettuare ancora delle verifiche necessarie- ha commentato-. Come tutte le altre società siamo contrati a queste convocazioni per disputare queste partite amichevoli o di Nations League. Posso capire quelle di qualificazione al Mondiale 2022, comprensibile vadano avanti. Il resto è superfluo, mette a rischio i nostri tesserati. Siamo qui a gestire migliaia di tamponi, con tutti i costi che ne conseguono. Poi arrivano le Nazionali e portano i giocatori in giro per il mondo con tutti i rischi facilmente immaginabili. I nostri sudamericani girano per quattro aeroporti, transitare in così tanti scali in un periodo di pandemia è inopportuno. Ritengo il tutto fuori luogo”.
“I calciatori sono pagati dai club– conclude- il loro datore di lavoro è la società con cui hanno firmato il contratto. Ritengo sia meglio che in questo momento sia meglio che rimangano dove stiano, anche se non è semplice impedire la partecipazione dei calciatori e delle Nazionali alle qualificazioni mondiali. Capisco molto meno stage, amichevoli e Nations League”.
La Redazione