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Tomasini: “Passata una vita insieme a Riva, lo Scudetto è stato come un sogno”

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A margine della presentazione del libro “Gigi Riva: il campione, l’amico, il mito” curato da Mario Fadda e Umberto Oppus, il difensore del Cagliari dello Scudetto Beppe Tomasini è intervenuto brevemente ai nostri microfoni. Queste le sue parole.

Sull’anniversario dello Scudetto

“È un anniversario particolare, il primo anno che manca Gigi, il nostro condottiero che insieme a tutti noi ha conquistato lo Scudetto. Questa resta una data particolare perché vincere uno Scudetto in Sardegna non è da tutti. Quando lo vinci a Milano, Torino, Roma, è una cosa. Vincerlo in Sardegna è stato come realizzare un grande sogno”.

Sul primo ricordo di quel giorno

“Il primo ricordo di quel giorno è quando siamo entrati negli spogliatoi dopo il triplice fischio. Ci siamo abbracciati tutti, Scopigno che era un tipo tanto riservato, ci siamo abbracciati. Avevamo raggiunto il sogno”.

Sugli ultimi mesi dopo la scomparsa di Riva

“Questi mesi sono stati un po’ duri, quando Riva era in vita tutte le settimane ero da lui. Quando me l’hanno detto io non ci volevo credere, poi mi sono dovuto arrendere alla realtà. È mancato un grande giocatore, ma soprattutto un grande uomo. Se tu eri una brava persona lui ti aiutava, era uno retto, sempre con la schiena dritta, non si è mai piegato davanti a nulla. Ci conoscevamo da cinquantacinque anni, di cui dieci vissuti insieme da calciatori professionisti. Abbiamo passato una vita insieme. È stata una perdita immane”.

Sul Cagliari di oggi

“Io credo che il Cagliari si salvi, perché oltre ad avere una discreta squadra, ha un grande comandante. E un grande comandante portano sempre grandi vantaggi alla squadra. Perciò il Cagliari si salverà di sicuro”.

Matteo Cardia

 
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