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Cagliari, ora guarda sopra!

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Con la vittoria contro la Spal il Cagliari ha messo più di un’ipoteca sulla salvezza e ora può guardare al finale di stagione con tranquillità.

I patemi dell’anno passato sembrano un lontano ricordo, gli ultimi due mesi hanno scacciato possibili paure, figlie degli exploit delle concorrenti che sembravano poter alzare la quota salvezza. Con la trasferta nella Torino granata all’orizzonte, Maran ha l’occasione di andare alla caccia di un obiettivo che due mesi fa pareva utopia, quel decimo posto occupato dalla Fiorentina e oggi distante solo tre punti. Terminare il campionato nella parte sinistra della classifica sarebbe un risultato di assoluto rilievo, pur se il passato insegna come i rossoblù siano spesso mancati nel momento del possibile salto di qualità.

Contro la Spal è stata però ritrovata la mentalità di chi butta il cuore oltre l’ostacolo: dopo un inizio arrembante e il meritato vantaggio, il Cagliari aveva patito il contraccolpo del gol subito alla prima disattenzione, come d’altronde ha rimarcato lo stesso Maran nel post partita. Nonostante ciò, novità rispetto a tante altre uscite, Barella e compagni sono stati capaci di reagire, portando a casa tre punti fondamentali non solo per il loro valore numerico, ma soprattutto per il modo in cui sono arrivati.

Vincere aiuta a vincere, lo slancio dato dalle ultime otto gare – nelle quali il Cagliari è secondo solo all’inarrivabile Juventus – deve essere l’occasione per non speculare, per guardare a chi sta davanti più che cercare di ottenere i pochi punti che mancano alla salvezza matematica.

Maran ha la possibilità, nelle sette partite che mancano da qui alla fine, di costruire le fondamenta per la prossima stagione, cercando di portare la squadra allo step successivo e alla ricerca di traguardi più ambiziosi della pur importante salvezza. Crederci e soprattutto provarci è obbligatorio: il Cagliari ha spesso dato il meglio di sé quando si è ritrovato con le spalle al muro, farlo anche quando i patemi sono lontani sarebbe il primo passo verso il tanto agognato salto di qualità.

Matteo Zizola