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Cagliari: Joao Pedro e la Nazionale, cosa c’è di vero?

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Battuta, clamore, applausi, sipario. L’uscita di Capozucca, a Radiolina, sulla possibilità di Joao Pedro di giocare con la Nazionale italiana è di quelle che accendono il dibattito, specie in un momento di particolare difficoltà come quella attraversata dagli azzurri di Mancini che dopo la vittoria degli Europei non hanno centrato il pass diretto al Mondiale in Qatar.

Parole
Ma cosa ha detto il direttore sportivo del Cagliari? Letterale: “Ne parlavo oggi con il nostro capitano Joao Pedro, l’ambizione per ogni calciatore è fare sempre meglio. Gli ho detto Jo, il tuo obiettivo è salvare il cagliari e andare in nazionale, fare il Mondiale. Magari con l’Italia, perché lui ha la cittadinanza italiana, visto che mancano gli attaccanti in Italia non capisco perché non possa essere preso in considerazione. È la chicca che vi do a voi in anteprima, non capisco perché non si possa prendere in considerazione un giocatore come Joao. Io ne ho parlato anche con una persona importante, ma dico Joao Pedro è italiano, potrebbe anche giocare nell’Italia”.

Scenario
Dopo questa frase si sono susseguite info di un Joao Pedro pronto a fare carte false per andare in nazionale. Sbagliato, il giocatore fece i documenti per ottenere la cittadinanza nel lontano 2017. Insieme al compagno brasiliano Farias. E da anni Joao è convocabile. Già nel 2017, nel momento di crisi della gestione Ventura in azzurro il suo nome circolò nell’ambiente Italia. Ma allora JP10 non aveva i numeri del bomber di oggi e soprattutto in più di un’occasione fece capire che la sua nazionale era il Brasile. A quattro anni di distanza però lo scenario è cambiato notevolmente. Ancora dall’entourage di Mancini nessuno ha deciso di fare entrare stabilmente Joao nelle rotazioni azzurre ma guardando i numeri recenti un pensiero a Coverciano è stato fatto. Aiutato magari anche dalla famosa chiacchierata citata da Capozucca. Gli aspetti da capire ora sono due, e non se Joao sia convocabile perché lo è da tempo. Il primo è se il brasiliano si sia messo l’anima in pace definitivamente e visto il silenzio continuo in arrivo dal Brasile decida o meno di dire addio per sempre alla pista verdeoro per il futuro. E il secondo è se effettivamente i primi pensieri su Joao Meravigliao si possano trasformare in una convocazione per Mancini. Con il rendimento del capitano e del Cagliari che influenzeranno e non poco la scelta visto che a marzo non si potrà sbagliare e i tempi per gli esperimenti per il tecnico azzurro stanno praticamente a zero.

Roberto Pinna

 
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