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Cagliari, la cura Semplici parte da Crotone

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La prima di quindici finali, quindi altre due da vivere con il fiato sospeso senza troppo tempo per pensare. Crotone, Bologna, Sampdoria, ché se fossero un film potrebbe essere sette punti in sette giorni. La clinica è quella del dottor Semplici, il malato il Cagliari in piena bagarre.

Coincidenze estensi – Il nuovo allenatore rossoblù sa come si fa, anche se il contesto è diverso e l’ambiente nuovo. A Ferrara, non da subentrato e in una piazza che aveva vissuto la doppia promozione. Questo il passato di Leonardo Semplici da Firenze. Giornata numero ventiquattro oggi, numero ventisei in quel 25 febbraio del 2018. Crotone ieri, Crotone domani, i tre punti unica via da percorrere allora come nella sfida di domenica 28 febbraio ore 15 allo Scida. I gol delle punte, Antenucci e Paloschi, più quello del due a uno del difensore Simic diedero la vittoria per tre a due alla Spal, una vittoria che fu il primo passo verso una salvezza che prima di quella gara era lontana quattro punti. I gol delle punte, quelli che mancano al Cagliari ormai da troppo tempo. La differenza è che la concorrente da raggiungere era proprio il Crotone, anche se alla fine non solo i calabresi, ma anche il i rossoblù Lopez rimasero invischiati fino all’ultima giornata. Dalla partita dello Scida in poi gli uomini di Semplici raccolsero 21 punti, frutto di cinque vittorie e sei pareggi a dimostrare che vincere è importante, ma anche inanellare alcuni risultati utili può dare morale per raggiungere l’obiettivo.

Un solo risultato – Il Crotone dunque diventa un crocevia che non è decisivo per la matematica, ma lo è senza dubbio per il sogno salvezza. Il bottino pieno unica soluzione, il Torino distante cinque lunghezze che verrebbe avvicinato a due, sfruttando dal punto di vista morale il rinvio della partita dei granata contro il Sassuolo causa Covid. E non solo, perché fino al Genoa a 26 punti nessuna si può considerare fuori dalla lotta. Basta un filotto positivo e le nuvole potrebbero lasciare lo spazio al sereno variabile, dando la spinta che solo i risultati possono dare. Oltre, ovviamente, mettere la parola fine alle speranze di una concorrente appesa ormai solo all’utopia della matematica qual è il Crotone. Dopo la vittoria contro i calabresi la Spal versione 2018 di mister Semplici affrontò proprio il Bologna in casa, portando in dote altri tre punti, e quindi un pareggio in trasferta contro il Sassuolo – la Sampdoria attuale – per poi pareggiare di nuovo, ma in casa, contro la Juventus, anche per il Cagliari di oggi la squadra che arriverà alla Sardegna Arena dopo il trittico fondamentale.

Semplici cerca giorno dopo giorno di risollevare un gruppo in deficit di autostima, alla caccia di quella mentalità che è mancata negli ultimi mesi. La vittoria della guerra sportiva non può prescindere dalla vittoria delle battaglie che la compongono. Per vincere le battaglie, però, ci vogliono un comandante che sappia toccare le corde giuste della truppa e una truppa che sappia quando è il momento dell’attacco e quando quello della ritirata. L’equilibrio che è mancato in questo campionato e la cui scoperta non può essere più rimandata oltremodo.

Matteo Zizola

 
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