Le parole in sala stampa al termine di Cagliari–Juventus 2-2 per Nahitan Nandez. Il calciatore uruguaiano ha fatto il punto sul presente per la corsa salvezza e sul suo futuro in Sardegna.
Sulla gara e sull’episodio
“Purtroppo c’è stato quell’episodio confuso, per me non era mai fallo su Chiesa ma l’arbitro ha preso un’altra scelta. Ormai non pensiamoci. Per noi sono stati sei-sette mesi di sofferenza e per noi è stata anche dura ma ora siamo in un buon periodo e stiamo facendo tanti punti anche contro le grandi squadre. Ma ancora non è finita”.
Gruppo
“La differenza nel calcio la fa il gruppo e noi siamo una grande squadra e ora lo stiamo dimostrando. Tra di noi c’è un legame fortissimo”.
Ruoli
“Tanti compiti in campo? Io mi metto sempre a disposizione della squadra e cerco di fare tutto il possibile. Da esterno mi trovo bene e lo sto facendo sia con Bielsa in nazionale che con Ranieri qui a Cagliari”.
Sul futuro
“Ora come ora penso solo alla salvezza, poi avremo tempo con la società per pensare al mio futuro. Ma per ora pensiamo solo a un Cagliari che resta e deve restare in Serie A”.
L’amore del pubblico
“Sento tanto le emozioni che mi trasmette il tifo rossoblù. Dal primo giorno che sono arrivato a Cagliari mi sono innamorato della gente, della città e del popolo sardo. Sono fondamentali per la nostra corsa salvezza. Sulle emozioni dopo il 2-2? Resta il rammarico, ma comunque teniamoci stretti un punto pesante contro una grande squadra come la Juventus”.
Calcoli da salvezza
“Tutti stanno facendo punti, per me ci sono cinque finali e facciamo punti in queste gare. Non ha senso fare calcoli, andiamo a Genova per portare a casa più punti possibili. Guardiamo solo a noi”.
Stanchezza
“Eravamo stanchi nel finale? Sì, in queste gare spendi tanto e nella ripresa eravamo un pochino meno brillanti ma guardiamo alla prestazione e all’ottimo primo tempo. Tutto sarà esperienza da tenere a mente per le prossime partite”
dall’inviato alla Unipol Domus, Roberto Pinna
