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Punti nelle mani e fame: Bibbins e il perché della scelta della Dinamo Sassari

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Il primo tassello, così come nella scorsa stagione è in regia. Perché è da lì che si possono muovere i fili, anche quelli che apparentemente possono sembrare non destinati a coesistere. La Dinamo Sassari ha scelto Justin Bibbins, ma soprattutto ha scelto di partire dallo spot di uno per dare una chiara indicazione sul suo futuro.

Tipologia

Ancora un playmaker che guardando ai dati si potrebbe definire undersize. Centosettantatré centimetri, l’altezza dichiarata del playmaker californiano classe ’96, che in Europa, ma soprattutto in Francia, ha trovato il modo di affermarsi. Oltralpe la tipologia di playmaker è ormai noto quanto sia quella preferita. L’esperienza di Markovic con Holston a Dijon, ma anche il buon esperimento di Jefferson nell’ultima annata a Sassari fanno pensare a una consapevolezza di problematiche e potenzialità della scelta che in fin dei conti fanno pendere il braccio dal lato della seconda opzione. Di certo Bibbins è un giocatore che specialmente negli ultimi anni dal punto di vista offensivo ha visto crescere i suoi numeri. Prima a Pau- Laqc-Orthez, dove le strade proprio con Jefferson si sono incrociate, poi a Nanterre dove nelle ultime due stagioni la solidità e la continuità sono state caratteristiche evidenti del suo bagaglio. Oltre 15 i punti di media nelle ultime due annate, chiuse anche con almeno 5 assist di media (oltre il 28% degli assist in stagione di Nanterre nel 2023-2024 è uscito dalle sue mani). Nell’ultimo anno le cifre sono per questioni di decimi cambiate, ma Babbins è stato comunque il quinto miglior marcatore della Betclic Elite con una true shooting percentage (la statistica che mette insieme i tentativi e i tiri realizzati di sia in gioco che a cronometro fermo) del 61.3%. Tiri che arrivano prevalentemente dall’attacco centrale al ferro come opzione sul pick&roll oltre al passaggio o nei pressi dei due mezzi angoli dai 6.75. Un profilo diverso da Whittaker, per fare un esempio, che prediligeva l’arresto e tiro e fisicamente poteva dare più sicurezze – apparentemente – nell’arrivare al ferro. A compensare la disparità fisica però potrebbe esserci la voglia di emergere definitivamente di un giocatore arrivato a un’età che si avvicina a quella della piena maturità cestistica, mentale e fisica. E anche una propensione al sacrificio e all’intensità difensiva che dovrà essere un punto di forza della Dinamo targata Markovic e che lo stesso tecnico nelle parole rilasciate ai canali ufficiali del club ha confermato. È chiaro che per la fisicità diversa del playmaker scelto, gli accoppiamenti difensivi e la propensione altrui agli aiuti saranno fondamentali. La Dinamo però dovrebbe comunque aver trovato un giocatore più adatto a far alzare il ritmo offensivo della squadra, tornando così su quello che potrebbe più piacere anche a un pubblico che ha comunque voglia di vedere qualcosa di diverso rispetto all’ultima annata.

Incastri

La presenza di un giocatore come Bibbins rende plausibili ora diverse scelte, soprattutto nel ruolo di guardia. Un ruolo che dovrebbe essere occupato da un giocatore più fisico rispetto a quanto accaduto nell’ultima stagione e che magari possa adattarsi anche alla presenza del doppio play in campo, come due stagioni orsono accadeva con Dowe e altri due piccoli sul parquet. Al momento il gioco è quello dei possibili incastri. L’impressione è che Sassari possa andare su un giocatore statunitense per lo spot di due titolare. Mentre il possibile arrivo di Sokołowski darebbe comunque alla Dinamo ancora più opzioni in questo senso. Il polacco ha dimostrato di saper interpretare, grazie a esperienza e qualità, più spartiti. Sullo sfondo però ora c’è anche il discorso relativo al pacchetto dei lunghi, perché sull’asse play-pivot come scritto in passato si possono costruire gli equilibri migliori. E chissà che il collegamento reso noto dalla società attraverso i suoi media ufficiali non veda un triangolo tra Bibbins, Markovic e ancora la Francia. Magari anche del passato, non solo del presente, anche se sui social in tanti si sono chiesti se mister x potesse essere Ibrahima Faye Fall, centro senegalese interessante confermatosi a Nanterre, dopo la precedente buona stagione al Levallois. Perché Bibbins ha giocato anche con Miralem Halilovic: ala-centro ex Nanterre, già compagno del nuovo play sassarese ma nell’ultima stagione al Galatasaray – club da cui dovrebbe essere in uscita – e soprattutto bosniaco. Proprio come il coach della Dinamo che non va scordato essere una figura importante a Sarajevo e dintorni. Le vie del mercato però restano infinite e il Banco potrebbe ancora riuscire a muoversi in silenzio come fatto con il primo tassello della nuova annata.

Matteo Cardia

 
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